INTRODUZIONE

Questo blog tratta di un argomento su cui è utile porre attenzione: l'anziano istituzionalizzato e il ruolo dell'animazione / educazione in questo contesto.
La condizione dell'anziano che risiede nelle case di riposo è notevolmente cambiata nel corso del tempo: se prima si poteva incontrare una maggioranza di anziani autosufficienti, ora la maggior parte degli anziani residenti in strutture ha un forte bisogno di cure mediche e di assistenza; per l'anziano vivere in tal modo può risultare stressante e dequalificante. A questo proposito, allora, ritengo molto importante il lavoro svolto nelle strutture per anziani istituzionalizzate dalle animatrici e/o educatrici il cui compito è quello di aiutare le persone a socializzare e a impegnarsi in progetti con l'obiettivo per la persona anziana di una riqualificazione personale.
Io tratterò questo argomento partendo dalla mia esperienza di tirocinio svolta nella "Casa Albergo per Anziani" di Lendinara (Ro) presso il Servizio Animazione coordinato da tre educatrici.

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sabato 16 agosto 2014

ANIMAZIONE MUSICALE

Nel Laboratorio Musicale si utilizza la musica e il ritmo per potersi esprimere in maniera non verbale, quindi utilizzando il corpo; attraverso questo canale i partecipanti riescono a rievocare la propria sfera emozionale recuperando ricordi e sensazioni, riuscendo così a orientarsi meglio nella loro individualità.Un’attività laboratoriale focalizzata sulla musica può essere svolta soprattutto con quella tipologia di anziani che non riesce ad attivare una vera e propria comunicazione verbale, come chi ha problemi cognitivi e comportamentali. La musica è un canale che apre ad una comunicazione non verbale, basata sull’esperienza corporea, che permette all’anziano di sviluppare le potenzialità residue e di vivere esperienze emozionali legate alla musica, migliorando così la propria condizione.Questo tipo di laboratorio dà la possibilità a chi partecipa di recuperare la personale storia di vita e la propria identità attraverso un elemento non verbale, cioè il corpo che in questa fase risulta l’unico elemento da incentivare per recuperare l’individualità dell’anziano. Attraverso la musica e i movimenti del corpo eseguiti a ritmo si riescono a recuperare, negli anziani malati di Alzheimer, quelle componenti espressive ed emozionali che in altre maniere non sono possibili recuperare. Oltre a risvegliare la sfera emozionale, la musica stimola la memoria: queste due condizioni, che fanno riscoprire all’anziano la propria identità Io, aiutano sia a trovare una modalità per mettersi in relazione con gli altri anziani socializzando, sia a sentirsi meno agitati con relativo aumento del tono dell’umore.


-Dal mio Diario Osservativo-

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