Nel Laboratorio Musicale si utilizza la musica e il ritmo per potersi esprimere in maniera non verbale, quindi utilizzando il corpo; attraverso questo canale i partecipanti riescono a rievocare la propria sfera emozionale recuperando ricordi e sensazioni, riuscendo così a orientarsi meglio nella loro individualità.Un’attività laboratoriale focalizzata sulla musica può essere svolta soprattutto con quella tipologia di anziani che non riesce ad attivare una vera e propria comunicazione verbale, come chi ha problemi cognitivi e comportamentali. La musica è un canale che apre ad una comunicazione non verbale, basata sull’esperienza corporea, che permette all’anziano di sviluppare le potenzialità residue e di vivere esperienze emozionali legate alla musica, migliorando così la propria condizione.Questo tipo di laboratorio dà la possibilità a chi partecipa di recuperare la personale storia di vita e la propria identità attraverso un elemento non verbale, cioè il corpo che in questa fase risulta l’unico elemento da incentivare per recuperare l’individualità dell’anziano. Attraverso la musica e i movimenti del corpo eseguiti a ritmo si riescono a recuperare, negli anziani malati di Alzheimer, quelle componenti espressive ed emozionali che in altre maniere non sono possibili recuperare. Oltre a risvegliare la sfera emozionale, la musica stimola la memoria: queste due condizioni, che fanno riscoprire all’anziano la propria identità Io, aiutano sia a trovare una modalità per mettersi in relazione con gli altri anziani socializzando, sia a sentirsi meno agitati con relativo aumento del tono dell’umore.
-Dal mio Diario Osservativo-
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